27 aprile 2014

A SCUOLA DA SPOERRI 1 - 1.2 scultura e altro; 1.5.1 a scuola da ... - AFTER SPOERRI 1


Nel corso della sua vita DANIEL SPOERRI ...

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vedi anche
"A SCUOLA DA SPOERRI 2"
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... proveniendo da iniziali esperienze di danza e teatro, ha sviluppato una ricerca tanto prolifica quanto poliedrica, assumendo di volta in volta ruoli diversi …
performer, animatore culturale, cuoco, ristoratore, editore, scrittore e narratore.
“Nonostante tutto questo, la sua arte e la sua identità restano legate ... al Tableau-piège (’quadro trappola’) con il quale dal 1959-60 ha fissato intere porzioni di realtà ad perpetuam rei memoriam.








L’irruzione sulla scena artistica internazionale coincideva allora, anche, per Spoerri con il ripudio della pittura … e l’elevazione dell’assemblaggio a tecnica privilegiata” (1).
In che cosa consisteva il ‘quadro trappola?
“Oggetti trovati casualmente in situazione di disordine o di ordine vengono fissati al loro supporto esattamente nella posizione in cui si trovano. L’unica cosa che cambia è la posizione rispetto all’osservatore: il risultato viene dichiarato un quadro, l’orizzontale diventa verticale“(2).
“Intrappolando gli avanzi di un pasto sulla tavola, Spoerri si è letteralmente appropriato di qualcosa di concreto, più o meno ‘un metro quadro’ di mondo reale, nel quale lui … ha potuto riconoscere finalmente il proprio territorio di appartenenza.











Il ribaltamento del piano orizzontale a quello verticale e conseguente al rovesciamento dell’oggetto … quadro che, anziché essere dipinto, rappresentato o espresso, è catturato direttamente nella realtà. Niente più di questo poteva accostare l’artista alla ‘verità delle cose”(1).
L’evoluzione logica successiva del ‘quadro trappola’ trovò la sua realizzazione nel Dynamische Labyrinth (Labirinto Dinamico).
“Nella mostra collettiva ‘Dylaby‘, tenutasi allo Stedelijk Museum in Amsterdam nel settembre 1962 - dice Spoerri - allestii due sale … Nella seconda sala applicai in grande scala il principio dei piani scambiati (lo stesso del quadro trappola): una specie di mostra d’arte nello stile Kitsch dell’inizio del secolo scorso, con lo zoccolo del muro, sculture, sedie e tappeti, venne ruotata di 90 gradi e i visitatori si ritrovarono a camminaresu una delle pareti cui erano appesi i quadri”(3).
















“Luogo di attrazione simile ad un lunapark, di carattere labirintico, che invece di essere disposto su una superficie orizzontale, come un normale parco-divertimenti di una fiera, in questo progetto viene concentrato e presentato verticalmente … Il visitatore si troverà di fronte a fenomeni ottici, fisici, acustici e psichici, dalla cui sequenza scaturisce un assemblaggio di impressioni contrastanti, laddove proprio il contrasto tra le impressioni, il carattere labirintico del tutto e l’accavallarsi degli eventi costituiscono gli elementi principali di questo progetto”(3).
Si guardi l’immagine qui sopra inclinando la testa verso destra; l’assurdità della situazione è accentuata dai tre personaggi, che appaiono appoggiati su una parete cosparsa di quadri mentre in realtà sono sdraiati sul pavimento, che contribuiscono a rendere più confuse le percezioni dei visitatori.
Qui di seguito l’installazione realizzata nel 2007 al Grand Palais di Parigi …









… e la pubblicità certo non è stata a guardare. 
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1.  S. Pezzato - “Non per caso, dentro al labirinto di Daniel Spoerri” in ‘Daniel Spoerri - Non per caso‘ 2007
2.  D. Spoerri - “Evoluzione del quadro-trappola come …” in ‘Daniel Spoerri - Non per caso‘ 2007
3.  D. Spoerri - “Idee per un labirinto dinamico” in ‘Daniel Spoerri - Non per caso‘ 2007


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