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vedi anche
"IL GIARDINO DI COLLODI 2"
"IL GIARDINO DI COLLODI 3"
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Quel che voglio dire non è che non ne conoscessi l'esitenza o che non ci fossi mai stato ... voglio dire che non lo avevo mai visto prima con gli occhi giusti.
Da ragazzo l'avevo visitato diverse volte; da allora ci sono tornato due anni fa, mosso dalla voglia di rivivere vecchi momenti e riscoprire luoghi lontani nel tempo.
Appena entrato avevo notato subito l'assenza della grande siepe di bosso e cipressi che accompagnava l'emiciclo d'ingresso ...
... tutta la spianata ai piedi del giardino sembrava più ampia ma meno monumentale; si avvertiva l'assenza di qualcosa ... mancava quella cortina di piante alta e massiccia che accoglieva il visitatore con un abbraccio e creava una quinta, una schermatura, tra il giardino e ciò che c'era attorno. Ora non c'era più quella parete di foglie ad avvolgere il visitatore ma un muro, case e casette ... lo spazio era concluso da una quinta architettonica un pò caotica.
Di fronte i terrazzamenti con le scale d'accesso portavano la vista e il visitatore ad un varco aperto su di una seconda siepe 'finestrata', posta lì in alto a contenere il bosco retrostante con il quale avrebbe dovuto contrastare con i suoi volumi netti. La siepe in realtà non era perfettamente potata e le aperture che la rendevano simile al muro di un edificio presentavano bordi irregolari.
Il varco centrale permetteva l'accesso ad un corridoio scosceso, disseminato nella parte centrale di rocce che guidavano l'acqua attraverso percorsi gradonati. Nella parte più alta una vasca e una fontana costituivano il polo visivo del giardino, naturale punto culminante di tutto il percorso ... così almeno appariva.
Effettuata la visita ero uscito con un senso di delusione dovuto alla diffusa trascuratezza ma con i ricordi rinverditi ...
... ed ancora una volta ero uscito senza aver notato niente ...senza avere capito.
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